Tassa di soggiorno a Bergamo, come funziona e chi paga
È una tassa istituita per legge con il Decreto Legislativo n.23 del 14 marzo 2011 che, all’articolo 4, prevede per ogni comune di Italia la facoltà di istituire tale imposta per i turisti. Un qualcosa con la quale ormai i turisti che viaggiano in Italia hanno imparato a convivere e che porta ad un supplemento da pagare al momento dell’arrivo o della partenza ai gestori di alberghi e strutture ricettive di altra natura.
La tassa di soggiorno corrisponde ad un contributo fisso il cui costo è differente da città a città. In sostanza ogni comune può decidere in totale autonomia di prevedere questa tassa e, successivamente, può stabilirne l’importo. Il tutto con regolare delibera del Consiglio Comunale e con la certezza che il gettito ottenuto da questa tassa andrà poi ad essere utilizzato per migliorare la proposta turistica, quindi per la manutenzione di apposite aree della città, per il recupero dei beni culturali ed ambientali e per rendere più efficienti i servizi pubblici locali.
L’imposta di soggiorno a Bergamo
A Bergamo la tassa di soggiorno è stata stabilita con deliberazione del Consigli Comunale del 12 dicembre 2011 ed è stata poi rimodulata in data giugno 2018. A partire da quella data, l’imposta è stata ricalcolata nella misura del 5% sul costo del pernottamento, con limite massimo di 4€ a persona per notte.
Soltanto per gli Ostelli della Gioventù è previsto un importo differente, pari a 0,50 centesimi di euro per notte, mentre sono esenti dal pagamento tutti i turisti che siano minori di 18 anni. In generale l’imposta di soggiorno a Bergamo si paga per ogni singolo pernottamento, quindi per singola persona a notte, nelle strutture che si trovano nel territorio del comune bergamasco che hanno deciso di adottare questa tassa. Il tutto fino ad un massimo di 10 pernottamenti consecutivi.
Come si calcola la tassa di soggiorno a Bergamo
L’imposta di soggiorno a Bergamo è quantificata nella misura del 5% sul costo del pernottamento comprensivo di eventuale colazione ed al netto dell’iva. Il tutto per un limite massimo di 4 euro a persona per pernottamento e applicata fino ad un massimo di 10 pernottamenti consecutivi.
Ci sono alcune categorie di viaggiatori che sono esenti dal pagamento della tassa di soggiorno a Bergamo, più nello specifico si parla di:
- viaggiatori sotto ai 18 anni;
- persone affette da malattie e che sono in viaggio per effettuare terapie presso strutture sanitarie site nel territorio comunale;
- chi assiste persone malate ricoverate nel territorio comunale;
- appartenenti alle forze di Polizia statale e locale ed Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che pernottino per esigenze di servizio;
- persone con disabilità riconosciuta da certificazione ex l.n. 104/1992 e relativo accompagnatore;
- guide turistiche professionali legalmente riconosciute;
- accompagnatori di gruppi organizzati nella misura di uno ogni venticinque soggetti paganti l’imposta di soggiorno.
Per tutte queste categorie di viaggiatori l’imposta di soggiorno del comune di Bergamo non è dovuta. Da ricordare poi che, secondo normativa in vigore, a partire dal 1 giugno 2018 tutte le prenotazioni che vengono eseguite per strutture di Bergamo tramite Airbnb prevedono riscossione tassa di soggiorni direttamente al momento della prenotazione, quindi non dovrà essere richiesta dal gestore al momento dell’arrivo o della partenza.